Il ritratto di Michelangelo
La leggenda racconta che il “ritratto nascosto” fu scolpito da Michelangelo Buonarroti, il quale, tutte le volte che si trovava a passare da Via della Ninna, via che passa tra Palazzo Vecchio e gli Uffizi, veniva regolarmente fermato dallo stessa persona che lo annoiava tutte le volte raccontando sempre la solita storia sui i suoi fallimenti finanziari e del credito dovuto allo stesso Buonarroti e mai pagato.
E fu proprio in una di quelle occasioni che Michelangelo, afflitto dalla noia e con gli arnesi del mestiere in mano, mentre lo scocciatore parlava, girato di spalle scolpì il suo profilo, immortalandolo per sempre nelle pietre di Palazzo Vecchio.
L’uomo ritratto era probabilmente un condannato alla gogna che Michelangelo nel passare da Piazza della Signoria aveva riconosciuto come un suo debitore.
Per conservare più a lungo possibile questa situazione di condanna volle fare un basso rilievo del profilo del condannato direttamente sul bugnato di Palazzo Vecchio per prolungare al massimo quello stato di infamia.
(un grande ringraziamento a Alessandro Raugei per la paziente ricerca)
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